L’Italia è stata bocciata dalla Coalizione Clima per il suo impegno insufficiente nella lotta ai cambiamenti climatici. La coalizione, che riunisce oltre 1.500 organizzazioni ambientaliste e sociali di tutto il mondo, ha pubblicato un rapporto in cui critica l’Italia per non aver presentato un piano di riduzione delle emissioni di gas serra in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Il rapporto rileva che l’Italia ha presentato un obiettivo di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030, ma che questo obiettivo è ancora troppo lontano da quello necessario per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius. Inoltre, il rapporto critica l’Italia per non aver preso misure concrete per ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili.
Presenza record di lobbisti delle fonti fossili a Cop 28
La Cop 28, la conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si è tenuta a Dubai dal 1° al 12 dicembre 2023, ha visto una presenza record di lobbisti delle fonti fossili.
Secondo un’indagine di Kick Big Polluters Out, un’organizzazione che si batte contro l’influenza dei combustibili fossili sulla politica, almeno 2.456 lobbisti delle fonti fossili hanno avuto accesso alla Cop 28.
Questa presenza massiccia di lobbisti ha suscitato forti critiche da parte delle organizzazioni ambientaliste, che hanno denunciato un tentativo di condizionare le decisioni della conferenza in favore dei combustibili fossili.
Cop 28, le suore difendono chi è al margine e i giovani non sanno cos’è il climate change
Alla Cop 28 hanno partecipato anche le suore, che hanno lanciato una campagna per difendere i più vulnerabili ai cambiamenti climatici. La campagna, chiamata “Sorelle per l’ambiente”, ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che i cambiamenti climatici stanno colpendo in modo sproporzionato i Paesi più poveri e le comunità più vulnerabili.
Non passa inosservata la partecipazione di numerosi giovani, che hanno denunciato la mancanza di azioni concrete da parte dei governi per affrontare la crisi climatica. Secondo un sondaggio condotto da Eurofound, il 70% dei giovani europei ritiene che i governi non stiano facendo abbastanza per combattere i cambiamenti climatici.
Dunque la Cop 28 è stata una conferenza importante, ma ha anche evidenziato le difficoltà che i Paesi stanno incontrando nel raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. La presenza record di lobbisti delle fonti fossili e la mancanza di azioni concrete da parte di alcuni Paesi sono segnali preoccupanti che indicano che la lotta ai cambiamenti climatici è ancora una sfida molto difficile da affrontare.
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Buona Energia
Rossella di Grazia