La morosità della pubblica amministrazione per fatture di energia non pagate è un problema complesso e di difficile quantificazione. Le stime variano a seconda delle fonti e del periodo di riferimento.
Secondo un report di Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) del 2023:
- La morosità complessiva della pubblica amministrazione verso i fornitori di energia elettrica e gas ammontava a 6,4 miliardi di euro alla fine del 2022.
- Di questi, 4,4 miliardi di euro erano relativi a fatture scadute da oltre 90 giorni.
- Le Regioni e gli enti locali erano i maggiori responsabili della morosità, con un debito di 5,8 miliardi di euro.
- Le Sanità Pubbliche avevano un debito di 400 milioni di euro.
- Le Università avevano un debito di 200 milioni di euro.
Tuttavia, queste cifre potrebbero essere sottostimate. Un’indagine del 2023 della Corte dei Conti ha rilevato che la morosità della pubblica amministrazione verso i fornitori di energia potrebbe ammontare a oltre 10 miliardi di euro.
Le cause della morosità della pubblica amministrazione sono molteplici:
- Scarsa liquidità: La pubblica amministrazione spesso ha difficoltà a reperire le risorse necessarie per pagare i propri debiti.
- Burocrazia: Le procedure per il pagamento delle fatture possono essere lunghe e complesse.
- Mancanza di controlli: Non sempre i controlli sui pagamenti sono adeguati.
La morosità della pubblica amministrazione ha diverse conseguenze negative:
- Aumenta i costi per i fornitori di energia, che devono ricorrere a finanziamenti per coprire i propri debiti.
- Riduce la competitività del mercato dell’energia.
- Determina un disservizio per i cittadini, che possono subire interruzioni nella fornitura di energia.
Sono state adottate diverse misure per contrastare la morosità della pubblica amministrazione:
- Il decreto legge n. 119 del 2018 ha introdotto il pagamento delle fatture della pubblica amministrazione entro 30 giorni.
- La legge di bilancio per il 2023 ha previsto lo stanziamento di 2 miliardi di euro per il pagamento dei debiti pregressi della pubblica amministrazione.
Tuttavia, queste misure non sono ancora sufficienti a risolvere il problema della morosità della pubblica amministrazione.
Ad ogni modo occorre sanare lo stato debitorio della PA , uscire dalla Salvaguardia che applica prezzi piuttosto discutibili, evitare possibili dissesti finanziari degli enti il tutto a danno di noi cittadini quindi io mi chiedo , quand’e’ che si comincia a parlarne seriamente???
Vedere interessi di mora superare la sorte capitale è inaccettabile quando si continua a parlare di transizione energetica/economica!
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Buona Energia
Rossella di Grazia