Lo spread è un costo aggiuntivo che i fornitori di luce e gas possono applicare al prezzo dell’energia elettrica e del gas, in particolare nelle offerte a prezzo variabile.

Si tratta di una percentuale o un valore fisso che viene aggiunto al prezzo dell’energia, in base a fattori quali le dinamiche di mercato, i costi di gestione e i margini di profitto del fornitore.

Nel caso della luce, lo spread viene solitamente calcolato come una percentuale del PUN, il prezzo unico nazionale dell’energia elettrica.
Ad esempio, se il PUN è di 0,50 euro/kWh e lo spread è del 10%, il prezzo finale dell’energia in bolletta sarà di 0,55 euro/kWh.

Nel caso del gas, lo spread viene solitamente calcolato come un valore fisso per metro cubo.
Ad esempio, se lo spread è di 0,05 euro/m3 e il prezzo del gas è di 0,50 euro/m3, il prezzo finale in bolletta sarà di 0,55 euro/m3.

Lo spread , è bene precisare, è un costo che può avere un impatto significativo sulla spesa per l’energia, soprattutto nei periodi di volatilità dei prezzi. Per questo motivo, è importante confrontare le offerte di diversi fornitori, tenendo conto anche del livello di spread applicato.

Ecco alcuni consigli per risparmiare sul costo dello spread:

• Scegli un’offerta a prezzo fisso, che non prevede lo spread( dopo la crisi energetica dell’ultimo anno, ancora pochi fornitori stanno offrendo offerte a prezzo fisso );
  
  
• Confronta le offerte di diversi fornitori, tenendo conto anche del livello di spread applicato.
  
  
• Richiedi un’offerta personalizzata al tuo consulente ( NON IL VENDITORE DI QUESTO E QUEL PRODOTTO DI DI QUESTA O QUELLA SOCIETÀ EROGATRICE) .

Inoltre, è importante ricordare che lo spread è un costo che i fornitori possono decidere di variare in qualsiasi momento, in base alle dinamiche di mercato.

Pertanto, è importante monitorare l’andamento dello spread e valutare se è necessario cambiare offerta.

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