Cari lettori ben trovati! In questo numero proviamo a scoprire le previsioni del prezzo dell’energia elettrica, dopo che gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un aumento esponenziale del costo di questa materia prima come purtroppo abbiamo imparato tutti dalle super bollette ricevute. Come vi ho rappresentato negli scorsi articoli fi riportati da Osservatorio Cittadino, il prezzo finale dell’energia elettrica varia in continuazione ed è legato a numerosi fattori che rendono la bolletta per molti illeggibile.
Di fatto, come ho provato a spiegarvi durante gli ultimi numeri pubblicati sul Osservatorio Cittadino, tante , troppe le voci che sono richiamate in fattura ed è chiaro che ognuna di esse può variare, ma quello che ha determinato un’impennata dei prezzi dell’energia elettrica nel 2022 è stato proprio il costo della materia prima.
Questa spesa infatti, dipende dal prezzo che l’Italia deve pagare per l’acquisto nel mercato all’ingrosso, cioè dal Prezzo Unico Nazionale o PUN.
È un valore negoziato nella borsa elettrica che varia in base a 3 fasce orarie che sono le ore di punta (F1, peak), le ore intermedie (F2, mid-level) e le ore fuori punta (F3, off-peak).
Dopo gli ultimi mesi di prezzi che hanno raggiunto i massimi storici del prezzo d’acquisto , sembra che ci sarà per i prossimi mesi, una leggera frenata.
Proviamo a scoprire quali sono le previsioni di prezzo per l’energia elettrica.
PREVISIONI DI PREZZO DELL’ENERGIA ELETTRICA, L’EVOLUZIONE DEL CONFLITTO EUROPEO
La milanese REF-E, società di ricerca e consulenza per i mercati energetici e ambientali, ha da poco emanato il suo ultimo report sull’andamento dei prezzi futuri dell’energia.
Di fatto questo report , è incentrato sul conflitto europeo tra Russia e Ucraina perché è ormai assodato che accanto alla crisi umanitaria, anche tanti aspetti economici sono fortemente toccati.
A causa del clima di incertezza sull’andamento della guerra, REF-E ha fornito le sue previsioni attraverso tre possibili scenari futuri:
- il protrarsi della guerra per diversi anni, che chiaramente sarebbe la condizione peggiore.
Le conseguenze commerciali ed economiche sarebbero disastrose per l’Italia e per l’Europa. Ci sarebbe il blocco definitivo dell’import di materie prime dalla Russia e il persistere di prezzi dell’energia elettrica elevati; - il secondo caso è quello di un accordo diplomatico parzialmente sostenuto dall’occidente.
Parte delle sanzioni alla Russia sarebbero revocate e lentamente si avvierebbe una ripresa dei flussi di materie prime. In questo scenario gli esperti stimano un progressivo calo dei prezzi dell’energia elettrica nel 2023; - l’ultima proiezione è quella migliore, è il caso di un accordo pienamente sostenuto dall’occidente. Oppure se ci fosse un cambio di regime in Russia con un governo più aperto all’Europa e all’America.
Se così fosse, la ripresa degli scambi commerciali sarebbe molto rapida e la maggiore offerta di materie prime farebbe calare in fretta i prezzi dell’energia elettrica.
ANDAMENTO DEI PREZZI DELL’ENERGIA ELETTRICA IN ITALIA
La buona notizia è che l’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha aggiornato le previsioni di prezzo dell’energia elettrica segnando un calo dopo mesi di rialzi.
Si tratta di una riduzione del 12% del prezzo, che è passato da 0,35485 €/kWh a 0,3102 €/kWh.
Per quanto lieve possa sembrare questo calo, non bisogna dimenticare che il primo trimestre 2022 ha fatto registrare un aumento del 55% rispetto all’ultimo trimestre del 2021, passando da 0,20474 €/kWh a 0,35485 €/kWh.
Questi rincari avevano colpito sia le tariffe monorarie, sia quelle biorarie, segnando un record mai registrato negli ultimi 3 anni.
La causa principale, legata all’impennata del prezzo dell’energia elettrica, è testimoniata dal fatto che è cambiata anche la composizione della bolletta: tra le diverse voci di spesa, infatti, i costi di approvvigionamento dell’energia sono arrivati al 77% del costo dell’intera bolletta.
Le previsioni di prezzo dell’energia elettrica in questo momento stanno segnano un valore in discesa già ad aprile che sta incoraggiando gli italiani all’idea di una migliore condizione , italiani titolari di utenze domestiche e di imprese duramente colpiti da fatture altissime ricevute nel primo trimestre 2022 come mai prima.
Parte del merito di questa boccata d’ossigeno va alle misure straordinarie di aiuto implementate dal Governo e agli accordi presi con gli enti gestori.
Infatti, il governo italiano è intervenuto con una misura statale eliminatndo dalle bollette le voci relative agli oneri di sistema a partire dal quarto trimestre 2021.
Questo “aiuto” purtroppo si è mostrata insufficiente quando a Febbraio è scoppiata la guerra e con essa una nuova e improvvista ondata di aumenti.
Per contrastare il rialzo dei prezzi gli oneri di sistema sono stati eliminati fino al 30 giugno 2022, salvo eventuali ulteriori proroghe che potranno esserci.
Con il recente Decreto Aiuti poi è stato previsto un sostegno per il pagamento delle utenze rivolto ai cittadini meno agiati e il limite reddituale entro cui stare per poterne usufruire è stato portato a 12.000 euro (invece dei precedenti 8.265 euro).
Tale intervento è molto importante e l’ARERA stima che più di 3 milioni di famiglie ne potranno beneficiare.
Nonostante questo impegno e il calo dei prezzi dell’energia elettrica stimato per il 2022, questo anno sarà ancora caratterizzato da un peso notevole della spesa per l’energia sopportata dalle famiglie e dalle imprese tanto da stimare che la spesa media di una famiglia tra luglio 2021 e giugno 2022 sarà di 948 euro, circa l’83% più alta rispetto a quella dei 12 mesi precedenti.
Questo è il motivo per cui snellire il peso delle bollette resta una priorità per le istituzioni e per tutti i cittadini.
Come farlo? sicuramente intervenendo sui costi ma anche sui consumi spesso ancora troppo alti per i sistemi a disposizione di abbattimento che invece possono rendere efficiente le nostre case e le nostre imprese grazie ai sistemi di autoproduzione come quello di cui sempre più frequentemente si parla ovvero attraversi sistemi di energia rinnovabile prodotta da un impianto fotovoltaico ad esempio.
Cari lettori il secondo semestre ci vedrà tutti impegnati a mettere piccole e grandi azioni atte a contenere i costi dell’energia elettrica e del gas rivedendo abitudini e opportunità come occasioni per migliorare…. una condizione questa che dovrebbe avvenire per evitare di arrivare a gestire un problema, ma noi come sappiamo , siamo un popolo ancora poco attento a troppe cose…….
Buona Energia
Rossella di Grazia
Articolo estratto dall’editoriale ‘Osservatorio Cittadino‘
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