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Ecobonus: Detrazione Fiscale, Cessione del credito e sconto in fattura per Risparimio Energetico 2021, facciamo un pò di chiarezza.

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Ecobonus: Detrazione Fiscale – Cessione del credito – sconto in fattura per Risparmio Energetico.

Il 2021 sarà l’anno del risparmio energetico, sulla falsariga di quanto successo anche nel 2020.
Le varie agevolazioni fiscali che il Governo ha fatto rientrare nell’Ecobonus 2020 sono state estese anche all’anno in corso.
I benefici relativi al risparmio energetico 2021 consistono in una serie di detrazioni fiscali dell’imposta lorda. In buona sostanza, sono interventi che ti danno modo di recuperare una parte dell’investimento fatto, a patto che questo si concentri sull’aumento del livello di efficienza energetica di edifici esistenti, o sulla diminuzione del rischio sismico.
Una volta riconosciuta, la detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo. uno dei modi più efficaci per aumentare l’efficienza energetica di un edificio è la sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti con delle moderne caldaie a biomassa.


Come funzionano le Detrazioni per il 2021?

Le detrazioni per il risparmio energetico nel 2021 sono relative a specifiche tipologie di intervento, divisibili grossomodo in tre grandi categorie.
La prima è quella degli interventi dedicati all’efficienza energetica, che puntano a diminuire i consumi e ad alleggerire le bollette. In questa specifica sezione trovano quindi spazio le operazioni di:

  • Riduzione del fabbisogno energetico dedicato al riscaldamento dell’edificio;
  • Coibentazione e miglioramento termico dell’immobile;
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione per l’inverno;
  • Installazione di pannelli solari.

La seconda categoria di interventi è quella prevista dal Decreto Rilancio. Deve trattarsi di spese documentate e sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021:

  • Isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio.
    Vale sia per edifici unifamiliari che plurifamiliari, con incidenza superiore al 25% della superficie disperdente dell’edificio o dell’unità immobiliare, anche all’interno di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti, con uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • Interventi antisismici previsti dal cosiddetto Sismabonus;
  • Sostituzione degli impianti di climatizzazione per l’inverno con impianti centralizzati, impianti per il raffrescamento o la fornitura di acqua calda per usi sanitari su parti comuni degli immobili, edifici unifamiliari o unità immobiliari poste all’interno edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti con più accessi autonomi dall’esterno.

Per ultimo, vanno segnalati gli interventi che possono rientrare nei benefici per il risparmio energetico, a patto che siano portati a termine insieme ad almeno una delle operazioni già elencate:

  • Installazione di impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica dell’immobile;
  • Installazione – contestuale o successiva – di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari;
  • Installazione di infrastrutture – come le colonnine – per la ricarica di auto elettriche;
  • Interventi per l’efficienza energetica rientranti nell’Ecobonus, nei limiti di spesa previsti.

Chi può chiedere la Detrazione?

Le misure adottate per agevolare interventi volti al risparmio energetico sono rivolte a una vasta platea di utenti.
A essere coinvolti sono i contribuenti – residenti o meno – dotati di queste caratteristiche:

  • Possiedono l’immobile oggetto dell’intervento; Hanno la titolarità di un diritto reale sull’immobile (usufrutto, uso, abitazione o altro);
  • Risultano condomini (nel caso di interventi sulle parti comuni condominiali);
  • Sono inquilini o comodatari.

Quando Scadono le Detrazioni?

Per richiedere le agevolazioni, è obbligatorio sostenere l’investimento entro il 31 dicembre 2021.
Vale la pena ricordare, però, che secondo la Legge non è necessario completare gli interventi per il risparmio energetico entro l’anno solare, a far fede è la data di pagamento dei materiali e degli strumenti impiegati.
La grande novità introdotta dal Decreto Rilancio è la possibilità per i contribuenti di optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione, per la cessione del credito d’imposta ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
La detrazione del Superbonus 110 può essere dunque utilizzata, direttamente, in dichiarazione dei redditi a scomputo delle imposte suddividendo il beneficio in 5 quote annuali, oppure è possibile optare: Cessione del credito Un credito d’imposta di pari ammontare, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
Da tener presente che la quota di credito non utilizzata nell’anno non può essere fruita negli anni successivi né chiesta a rimborso.
Sconto sul corrispettivo Il fornitore degli interventi offre uno sconto sul corrispettivo per un importo al massimo pari al corrispettivo stesso, che il fornitore recupererà ricevendo un credito di imposta pari alla detrazione spettante, cedibile ad istituti di credito o altri intermediari finanziari.
La quota di credito non utilizzata nell’anno non può essere fruita negli anni successivi né chiesta a rimborso.
In sintesi: La famiglia che effettuerà i lavori sulla propria abitazione al money della dichiarazione dei redditi ogni 1000€ di spesa riceverà una detrazione pari al 110% del costo dei lavori ( in questo caso quindi 1100€) che potrà usare in compensazione con le tasse.
Potrà scontare l’importo in 5 anni e quindi in 5 rate di pari importo o potrà chiedere all’impresa che ha fatto i lavori uno sconto in fattura pari al 100% della spesa a fronte della cessione del credito fiscale.

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Rossella di Grazia

Esperta di Bill Audit ed amministratrice unica della ESB Consulting.